Non è semplice
lasciar andare qualcuno a cui sei affezionato. Aprire la mano e consentirgli di
continuare il suo cammino, nonostante ti renda conto che l’altro non è tuo, che
ogni persona è un universo distinto dall'altro, che dentro a ogni uomo e a ogni
donna cresce una vita che nessuno veramente conosce fino in fondo.
Al termine di
un anno scolastico di una quinta classe ho sempre la sensazione di aver
tralasciato qualcosa, di non aver messo nel vostro bagaglio i vestiti adatti
per il vostro viaggio, di aver dimenticato delle cose importanti che vi
potranno servire lungo la strada che vi si apre davanti, di non aver
intercettato del tutto i bisogni, i desideri, le aspirazioni, i talenti di
ognuno di voi.
Troppo
impegnato a rispettare programmi, a compilare registri, a spiegare un teorema o
una formula, ho a volte dimenticato che di fronte non avevo vasi da riempire,
ma menti da nutrire, anime da educare.
Ho cercato di
dare il mio meglio, credo che questo sia l'importante...o almeno spero.
Da parte mia,
come sempre accade, ho la sensazione di aver ricevuto molto di più di ciò che
sono riuscito a dare, una sorta di squilibrio entropico che va contro tutte le
leggi della fisica.
Al termine di
questo nostro viaggio insieme, per alcuni più lungo per altri più breve, non so
di preciso cosa sono riuscito a lasciarvi.
Vi auguro che
possiate prima di tutto trovare voi stessi per andare incontro all'altro,
magari a chi ha più bisogno o a chi è meno fortunato di voi.
Cercate sempre
e comunque la "vita". Anche se spesso, soprattutto in questi anni di
turbolenza e instabilità, non è facile capire ciò che "vita" sia davvero.
Vi ringrazio
perché, anche se forse non per scelta, avete condiviso con me un pezzo del
vostro cammino.
Ciò che vi
aspetta fuori dalla scuola è enormemente più complesso e sfaccettato di quello
che avete vissuto qui, ma forse proprio per questo più affascinante, intenso,
vitale.
Sono sicuro
che ognuno di voi riuscirà a trovare la propria strada, a far fruttare il
proprio talento.
Non
lasciatevi mai appiattire da niente e da nessuno. La società tenterà di farlo
innumerevoli volte, ma dovrete essere più forti, più determinati, più
consapevoli che siete unici e per questo importanti, indipendentemente da ciò
che gli altri penseranno di voi.
Create
relazioni sane, confrontatevi con la realtà senza farvi ingoiare dalla realtà. Siate
per il mondo che vi circonda una pietra d'inciampo, un punto di domanda, una
pedina fuori dagli schemi ma che rispetta le regole del gioco. Cercate le
domande, non le risposte.
Nutritevi di
passione. Dissetatevi di intelligenza.
Si può
arrivare molto lontano, anche senza fare un solo passo.
Vi auguro che
possiate tirare fuori il meglio dalla vita, dagli altri, da voi stessi.
Buon cammino a
ognuno di voi...
Vi voglio
bene.
Filippo